Quesito errato e illegittimità della valutazione
Con la sentenza del 10 novembre 2022, n. 14620, il TAR Lazio ha ritenuto illegittima la valutazione di una prova scritta di un concorso pubblico, nel quale un quesito era stato formulato in maniera erronea; nello specifico, una domanda sulla conoscenza della lingua inglese presentava un’opzione di risposta, dall’Amministrazione ritenuta corretta, contenente un errore grammaticale.
Nella motivazione della decisione il TAR ha affermato un principio oramai consolidato nella giurisprudenza amministrativa, secondo il quale, in sede di pubblico concorso, <<ove la prova sia articolata su risposte multiple, corre l’obbligo per l’amministrazione di una formulazione chiara, non incompleta né ambigua della domanda, che a sua volta deve contemplare una sola risposta “indubitabilmente esatta”>> (Cons. St., Sez. III, 1 agosto 2022, n. 6756).
Nella sentenza si è inoltre sostenuto che, benché il candidato avesse optato per una risposta diversa da quella ritenuta corretta, nemmeno astrattamente giustificabile e senz’altro inesatta, la presenza di un quesito errato determina in ogni caso l’invalidità della valutazione condotta.
Antonio Lubrano
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